Febo Lumare
Consorzio Nazionale di Ricerca per la Gambericoltura (CONARGA), Lecce.
Associato CNR-Istituto Ambiente Marino e Costiero (IAMC); Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Piero Medagli
Laboratorio di Botanica
Dipartimento Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali 
(DiSTeBA), Unisalento, Lecce; Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

La presente sezione riporta i risultati di uno studio sulla popolazione di orchidee spontanee in un’area adiacente ad una laguna costiera nota come “Stagno di Acquatina” (Frigole, Lecce), compresa in buona parte tra i suoi due rami meridionali ed estendentesi per circa 35 ha (vedi mappe satellitari). Le osservazioni sono state condotte negli anni 2011 e 2012, ma soltanto nel secondo anno, a seguito dell’interesse particolare suscitato dalla ricchezza delle orchidee spontanee, sono stati effettuati rilevamenti periodici per determinarne le varie specie di appartenenza e l’avvicendamento delle rispettive fioriture.

L’area di studio appare interessante per la presenza di diversi sistemi ambientali e per il fatto che la zona, unitamente allo stagno, essendo sede del CERPA (Centro di Ricerca per la Pesca ed Acquacoltura), dell’Università del Salento, è rimasta fino ad ora significativamente protetta dai processi di antropizzazione spinta che hanno coinvolto le zone limitrofe. Oltre a tale forma di isolamento, che ha salvaguardato in parte l’area, essa ha la caratteristica di racchiudere su una superficie così ridotta una serie di componenti ambientali di notevole interesse ecologico. Una porzione del territorio è rappresentata, infatti, da zona umida con Tamarix gallica, Juncus maritimus, Juncus acutus, Schoenus nigricans, Limonium serotinum, e nelle zone a salinità più elevata con la salicornia radicante Sarcocornia perennis. Una parte è coperta, poi, da macchia mediterranea con taxa quali Calicotome infesta, Pistacia lentiscus, Myrtus communis, Rosmarinus officinalis, Asparagus acutifolius. Non manca infine il tipico ambiente di gariga caratterizzato dalla presenza di Cistus creticus, Cistus monpeliensis, Cistus salvifolius, Satureja cuneifolia.

Il fatto che un’area così ridotta ospiti una tale varietà di componenti ambientali ha fatto sì che delle 32 specie di orchidee spontanee censite nel Salento, ivi siano state ritrovate, fino ad ora, ben 22 specie e 9 ibridi; tra questi ultimi, 2 segnalati qui per la prima volta risultano nuovi per l'Italia meridionale.

Il periodo di fioritura delle diverse specie di orchidee spontanee dipende dalle caratteristiche intrinseche delle singole specie e all’andamento climatico

Potrete trovare qui una scheda analitica delle caratteristiche fiorali dei tre generi presenti nell’area di studio. Seguite invece questo link per visualizzare le le schede descrittive delle diverse specie ed ibridi rinvenuti.